lunedì 29 aprile 2019

Agatha Christie : Tragedia in tre atti (Three Act Tragedy, 1935) - trad. Marcella Dellatorre - Oscar Scrittori Moderni, 2003


LA PRESENTE ANALISI RIVELA IL NOME DELL'ASSASSINO. DEVE ESSERE LETTO SOLO DA CHI ABBIA GIAà LETTO IL ROMANZO ORIGINALE




Tragedia in tre atti è il sedicesimo romanzo di Agatha Christie e nella fattispecie il nono in ordine con Hercule Poirot; dei due romanzi pubblicati nel 1935 ed entrambi con Poirot, questo è il primo, mentre il secondo è Delitto in cielo. Venne prima pubblicato in USA col titolo Murder in Three Acts nel 1934, e successivamente nel gennaio del 1935 in Inghilterra col suo titolo originale. 

A casa dell'attore teatrale Sir Charles Cartwright ( Agatha Christie per Charles Cartwright si sarebbe ispirata  all’attore Gerald du Maurier, padre di Daphne du Maurier, autrice di Rebecca, la prima moglie ) si svolge un party, al quale è invitato anche Poirot, oltre che un amico di vecchia data dell'attore, Sir Bartholomew Strange, famoso neurologo che ha una clinica di malattie nervose nei pressi di casa sua; Lady Mary Lytton Gore, una nobile decaduta e sua figlia Hermione; Il capitano Dacres e sua moglie Cynthia, sarta di successo che ha una boutique di abbigliamento; Angela Sutcliffe, una famosa attrice;Mr Satterthwaite, amico di Poirot; e il reverendo Babbington e sua moglie; Muriel Wills, una drammaturga nota anche come Anthony Astor; Miss Hester Milray, segretaria di Sir Charles; Oliver Manders, meccanico motociclista. 

Viene servito un cocktail ai preesenti ma, dopo averlo sorseggiato, il reverendo stramazza a terra, morto. Siccome nessuno dei presenti è conosciuto dagli altri meno che Cartwright e Strange, si pensa che si sia trattato di un evento accidentale e che il reverendo sia morto per un malore, tanto più che nel bicchiere non si trova alcunchè di sospetto .

Nessuno da credito all'ipotesi dell'attore che si sia trattato di omicidio. Perchè in quel caso si sarebbe dovuto dimostrare come il reverendo avrebbe potuto proprio lui bere il brindisi avvelenato, invece di un altro. E siccome nessuno poteva volere la morte del reverendo perchè poi nessuno lo conosceva, se ne deduce che nessuno avrebbe potuto desiderare la morte del reverendo Babbington: questo in sostanza è il ragionamento di Poirot. Che poi riflette l'archiviazione della morte per un malore.

Tuttavia qualche tempo dopo, muore in circostanze simili proprio il Dottor Strange, a casa sua, nello Yorkshire, durante una cena, mentre era a cena con degli amici. Anche stavolta il caso vuole che il dottore muoia dopo aver bevuto qualcosa, questa volta un bicchiere di Porto, che gli ha portato il sostituto del maggiordomo Ellis, che scompare senza lasciar traccia subito dopo la morte del dottore.

Sottoposto ad analisi il bicchiere, non vi si trova nulla, ma effettuata l'autopsia, i risultati rivelano che la causa della morte è stata avvelenamento da nicotina. A questo punto riesumano il cadavere del reverendo e vi trovano tracce della stessa sostanza velenosa. 

Poirot non era a cena e viene a sapere il tutto da  Satterthwaite e Cartwright, che sospettano che il maggiordomo ricattasse Strange. Se una cameriera  ricorda che Ellis si comportava in modo strano per un maggiordomo, quando Wills viene intervistata, ricorda di aver notato qualcosa di strano alla festa, e che Ellis ha una voglia nella mano destra. 

Poirot si reca alla villa di Strange, incuriosito dal fatto che Ellis sia scomparso senza che nessuno lo abbia visto lasciare casa, e trova un passaggio segreto che si apre nella biblioteca in uno scaffale della libreria. Qualche tempo dopo, Wills scompare. 

Intanto Poirot  riceve un telegramma dalla signora De Rushbridger, una paziente al sanatorio di Strange,  telegramma indirizzato a lui, all'Hotel Ritz . Poirot e Satterthwaite vanno ad incontrarla, solo per scoprire che è stata assassinata mediante cioccolatini avvelenati con nicotina.
Poirot becca la signora Milray, innamorata segretamente dell'assassino, a distruggere le prove degli omicidi, cioè la nicotina. Quindi raduna tutti e denuncia Sir Charles Cartwright come assassino. 
Muriel Wills ha capito che lui era l'assassino e così Poirot l'ha ospitata nel suo albergo per evitare una quarta morte. 

Cartwright vorrebbe sposare Hermione, ma ha già una moglie pazza. Poiché non può divorziare sotto la legge britannica, decide di uccidere Strange perchè a conoscenza del suo matrimonio, convincendolo ad assumerlo per una burla. Per poi lasciare false prove circa un ricatto. Infine la morte dell'anziana signora serve solo a stornare da lui i sospetti.

Poirot rivela che i suoi sospetti su Cartwright erano basati su alcuni fatti: Strange non aveva bevuto il cocktail avvelenato perché non amava i cocktail, mentre Hermione gli aveva rivelato che era stata convinta dall'attore di non berlo; non gli importava chi tra i suoi ospiti l'avesse bevuto. Il telegramma della signora De Rushbridger a Poirot fu inviato dallo stesso Cartwright. L'errore madornale che ha rivelato come il telegramma fosse uno stratagemma dell'assassino era che tale signora non avrebbe mai potuto sapere che Poirot abitava al Ritz, il giorno stesso in cui lei arrivò al sanatorioLa signora Milray cercava di proteggerlo. 
Muriel Wills che aveva subdorato alla cena di Strange come il falso maggiordomo si comportasse in maniera è stata fatta sparire da Poirot  prima che Cartwright potesse ucciderla. Cartwright viene  arrestato. Satterthwaite osserva come anche lui avrebbe potuto bere il cocktail avvelenato, per la qual cosa Poirot sottolinea che c'era una possibilità peggiore: "It might have been me (Potrei essere stato io)".

Tragedy è un romanzo che Curran ha dimostrato essere stato, come molti altri romanzi della Christie, il prodotto di una gestione pluriennale.

Infatti, in base a quanto contenuto in Agatha Christie's Complete Secret Notebooks di John Curran (2016), un primo accenno al plot è stato rilevato tre anni prima della pubblicazione del romanzo in USA, in quanto Curran allude all'appunto trovato nel Diario 41, in una pagina intitolata  Idee 1931 

Idee 1931: "..the brilliantly original basis for the book was sketched, four years before publication, in Notebook 41. On a page headed ‘Ideas – 1931’ we read the following: Idea for book

Murder utterly motiveless because dead man and murderer unacquainted. Reason – a rehearsa".

Un assassinio senza motivazioni perchè vittima e assassino non si conoscevano. Motivo: una prova generale.

In un primo tempo il titolo sarebbe dovuto essere The Manor House Mystery. Successivamente il titolo viene accantonato rispetto a quello poi utilizzato, che per di più è in linea con il teatro:

c’è un celebre attore di prosa, c'è una sarta, una celebre commediografa, un'attrice, una prova generale. 
All'origine il romanzo era presentato  in un programma di sala, come una Tragedia in tre atti ed era organizzato nel modo seguente: First Act: Suspicion, Second Act: Certainty, Third Act: Discovery. L’elenco dei personaggi era così presentato: Directed by: Sir Charles Cartwright, Assistant Directors: Mr. Satterthwaite, Miss Hermione Lytton Gore, Clothes by: Ambrosine Ltd, Illumination by: Hercule Poirot.  
Questa presentazione c'è ancora  nell'Omnibus "Hercule Poirot, Piccolo Grande Uomo".

Il romanzo se si vede bene rispondendo anche ad uno dei clichè del giallo britannico ne è la negazione: "laddove vi sia un maggiordomo, se vi è un delitto, cominciate da lui !". Qui è vero che il maggiordomo uccide la vittima, però è anche vero che non lui ad ucciderla, perchè egli non esiste, è una parte impersonata da altro.

Al di là di questo, il romanzo è interessante per altra caratteristica, di cui parla ancora Curran, che rivela un medesimo procedimento alla base di più lavori. Curran domostra come Three Act Tragedy condivida con un romanzo di due anni prima Lord Edgware Dies (Se morisse mio marito) l'idea di essere collocati tra classi del jet set, e la presenza di un sarto e un dramamturgo tra i sospetti, oltre che un assassino di professione attore, una mascherata, e la presenza di Poirot.

Three Act Tragedy shares much with Lord Edgware Dies from two years earlier. Both are set firmly among the glittering classes and include a clothes designer and an observant playwright among the suspects; both feature a murderous member of the acting profession and a deadly masquerade; and both feature Hercule Poirot.

Riporto a questo punto  la parte finale del pezzo che Curran dedica al romanzo. Curran identifica due problemi. 
Il primo lo salto, perchè avrebbe bisogno di una lunga trattazione, taccuino per taccuino. In sostanza fa riferimento al fatto che medesime cose siano presenti in più romanzi, come ho accennato prima per Lord Edgware Dies. Curran fa esplicito riferomento al romanzo Why Didn't They Ask Evans? che precede questo romanzo, menziona la possibilità che se Poirot si fosse comportato come il protagonista si comporta nel romanzo precedente, avrebbe salvato la vita dell'ultima vittima. Del resto in Why Didn't They Ask Evans? si accenna ad un incidente cosa che si ripete anche nel nostro romanzo.

Il secondo problema è più intrigante, in quanto opera un distinguo  tra il plot dell'edizione americana e quella britannica. In sostanza, se i lettori non lo sanno, cambia radicalmente il movente della morte del dottor Strange: mentre infatti nell'edizione britannica, tradotta in Italia, Cartwright uccide il suo amico perchè sa che egli è sposato con una donna ricoverata per sempre in manicomio e si opporrebbe alla sua uniobne bigama con Hermione, in quella americana non è pazza la moglie di Cartwright, ma proprio lui: in questo caso Sir Bartholomew vide una minaccia alla sua libertà. Era convinto che Sir Bartholomew avesse intenzione di metterlo sotto controllo. E così progettò un omicidio attento ed estremamente astuto. "E, mentre viene condotto via, Sir Charles abbatte:" La sua faccia ... era ora una maschera spettrale di furia impotente. La sua voce risuonò acuta e incrinata ... Quelle tre persone dovevano essere uccise ... per la mia sicurezza. 

(Questa sarebbe la mia traduzione di un breve passo della fine del romanzo).

Curran conclude che tra le due uscite, quella americana e quella britannica, la migliore e la più sensata è quella americana.

The second, and little remarked upon, enigma is The Mystery of the Altered Motive. While the US and UK texts of The Moving Finger and Murder is Easy/Easy to Kill are considerably different, in Three Act Tragedy the disparity is more significant. In the UK edition of the book, during Poirot’s explanations in the final chapter, the motive attributed to Sir Charles, the supposed bachelor, is that he is actually married: ‘And there is the fact that in the Haverton Lunatic Asylum there is a woman, Gladys Mary Mugg, the wife of Charles Mugg’ (Sir Charles’ real name). And, Poirot explains, Sir Bartholomew Strange as ‘an honourable, upright physician … would not stand by silent and see [him] enter into a bigamous marriage with an unsuspecting young girl’ (Egg). During Chapter 12 of the Third Act, Sir Charles tells Egg about his real name but otherwise the reader has no reason to suspect that he already has a wife, albeit one confined to an asylum.

In the US edition, however, it is Sir Charles, and not his wife, who is insane and as Poirot clarifies, ‘In Sir Bartholomew he saw a menace to his freedom. He was convinced that Sir Bartholomew was planning to put him under restraint. And so he planned a careful and extremely cunning murder.’ And, as he is being led away, Sir Charles breaks down: ‘His face … was now a leering mask of impotent fury. His voice rang shrill and cracked Those three people had to be killed … for my safety.’

In sostanza per arrivare ad un capovolgimento del movente, vengono operati dei sostanziali cambiamenti dei capitoli 7 e 26 dell'edizione americana : nel primo Cartwright confessa di aver avuto un esaurimento nervoso due anni prima per il troppo lavoro, nel secondo Poirot parla con Oliver Manders in merito alla salute mentale di Cartwright, al fatto che egli si chiami Mugg come primo cognome, e sulla base della salute mentale dell'attore si preparano le condizioni per cui la ragazza dopo essersi infatuata dell'attore, diventi invece la fiancée del motociclista.

Quello che lascia un interrogativo senza risposta è perchè esista un così drastico cambiamento del movente tra l'edizione americana precedente e quella inglese successiva.

Del resto, chi avesse visto il film per la televisione statunitense diretto da Gary Nelson nel 1986, con Tony Curtis, Dana Elcar, Peter Ustinov, Jonathan Cecil, dal titolo Delitto in tre atti, sa che di una moglie pazza non si parla, e che invece il finale rivela che il vero folle è Cartwright : infatti dopo il Je t'accuse di Poirot/Ustinov, Cartwright/Curtis da luogo ad una perorazione in cui esprime meglio di qualsiasi altra cosa, la gravità della sua pazzia, avviandosi verso la porta dove l'aspettano poliziotti e medici e infermieri per accompagnarlo in manicomio.

Un'ultima cosa: Satterthwaite che qui compare come amico di Poirot, era già apparso altrove. Infatti è il protagonista della serie di racconti, sempre di Agatha Christie, Il misterioso Signor Quin (1930). Ma Mr. Satterthwaite compare anche nel racconto Lo specchio del morto contenuto nella raccolta Quattro casi per Hercule Poirot (1937). 

PIETRO DE PALMA