giovedì 20 gennaio 2022

Ellery Queen - Tutti i racconti. Trad. Vari - Baobab Mondadori, 2022, pagg.1272

 

 


 

Dal 18 gennaio 2022, è presente nelle librerie, il Mondadori Baobab che raccoglie tutti gli scritti dei Queen, in forma breve. Vediamo di illustrare il contenuto e chiarire eventuali bugs.

Già negli anni 1983-84, la Mondadori del tempo pensò bene di allestire una serie di volumetti che riunissero una parte significativa della produzione dei due cugini: in sostanza, i romanzi della “meravigliosa decade”, a cui furono aggiunti i volumetti delle collezioni di racconti, pubblicate già dai Queen. In parole povere questa collezione di volumetti era formata da:

 

ROMANZI

La poltrona n. 30 (The Roman Hat Mystery, 1929)

Sorpresa a mezzogiorno (The French Powder Mystery, 1930)

Un paio di scarpe (The Dutch Shoe Mystery, 1931)

L'affare Khalkis (The Greek Coffin Mystery, 1932)

Il mistero delle croci egizie (The Egyptian Cross Mystery, 1932)

Ventimila hanno visto[5] (The American Gun Mystery, 1933)

Il caso dei fratelli siamesi (The Siamese Twin Mystery, 1933)

Il delitto alla rovescia (The Chinese Orange Mystery, 1934)

Il mistero di Capo Spagna (The Spanish Cape Mystery, 1935)

La casa delle metamorfosi (Halfway House, 1936)

 

RACCONTI

 

Le avventure di Ellery Queen (The Adventures of Ellery Queen, 1934)

Le nuove avventure di Ellery Queen (The New Adventures of Ellery Queen, 1940)

Il calendario del delitto (Calendar of Crime, 1952)

Agenzia Investigativa Ellery Queen (Q.B.I. - Queen's Bureau of Investigation, 1955)

Full di Queen (Queen's Full, 1966)

  • La morte di Don Juan (The Death of Don Juan, 1962)
  • L'eredità Wrightsville (The Wrightsville Heirs, 1956)
  • Il caso Carroll (The Case Against Carroll, 1958)
  • E = Delitto (E = Murder, 1960)
  • Fuochi verdi (Diamonds in Paradise, 1954)

Esperimenti deduttivi di Ellery Queen (QED - Queen's Experiments In Detection, 1968)

Il Milionario Assassinato ed altri racconti, 1984

A scansare ogni possibile equivoco, sottolineo che era completa, anzi troppo. Dico troppo, perché nell’ultimo volumetto vennero inseriti due racconti che in realtà non erano dei Queen: probabilmente, siccome il volumetto che ne sarebbe uscito sarebbe stato troppo esiguo, Gian Franco Orsi pensò bene di rimpinguarli, inserendo due “novalizations” di radiodrammi, e li fece tradurre a Gianni Montanari, che al tempo stava ritraducendo alcuni romanzi dei Queen : L’avventura del Milionario Assassinato e L’Avventura del Club dell’Ultimo Uomo. Il fatto interessante, che in parte sapevo ma che mi è stato spiegato nella sua interezza da Mauro Boncompagni, a firma del quale è una postfazione veramente interessante (lasciando perdere il chiacchiericcio di Lucarelli che non dice assolutamente nulla e che è buono solo a far fermare il lettore che non ha mai letto nulla dei Queen e magari nessun mystery  e funziona come un specchietto per le allodole), è che quelle “novelizations” non erano dei Queen (cioè non erano state neppure riconosciute come autorizzate da loro, come era avvenuto per i cosiddetti romanzi apocrifi). Luca Conti poi mi ha parlato di un’ipotesi, abbastanza accreditata dalla critica internazionale e dagli studi esistenti (ovviamente in lingua inglese), che autore delle due novelizations, potesse essere James Holding, un autore specializzato in racconti, e facente parte della scuderia dei Queen (in sostanza quegli autori che traducevano, interpretavano, e creavano scritti riconducibili ai Queen senza esserlo). Le due opere risalgono al 1941; nel caso dell’Avventura del Club dell’Ultimo Uomo, si rifa ad un radiodramma del 1939. Il mio amico Luca Conti, traduttore e critico, mi ha peraltro fatto soffermare sul fatto che Holding in una intervista rilasciata quando era ancora in vita (morì nel 1996) avesse dichiarato che gran parte del materiale ascritto ai Queen, dal 1958 in poi, anno della pubblicazione di Colpo di Grazia, era stato scritto da lui, e anche prima (e ciò si riferirebbe alle novelizations e forse anche a qualcos'altro).



 

Quindi il volumetto “Il Milionario Assassinato”, comprendeva due novelizations tratte da radiodrammi queeniani, assolutamente non dei Queen (probabilmente di James Holding), e una serie di racconti spuri, pubblicati su riviste, ma non EQMM. In questo la pubblicazione della Mondadori del tempo precorse addirittura l’edizione americana del 1985 (The Best of Ellery Queen)  che conteneva gli stessi racconti.

All’uopo riporto tutta la successione dei racconti riportata in quell’edizione (è tratta dalla pagina dedicata a Queen del sito Genovalibri che invito tutti a visitare per apprendere molto anche su molti altri scrittori in quanto ne riporta bibliografie storiche e su collane di libri gialli in Italia: http://www.genovalibri.it/queen/coll_racc.htm )

 

Aprile 1984 – n°1 Le avventure di Ellery Queen (pagg.300)
01 - L'avventura del viaggiatore africano
02 - L'avventura dell'acrobata impiccata
o3 - L'avventura dell'un penny nero
04 - L'avventura della signora barbuta
05 - L'avventura dei tre zoppi
06 - L'avventura dell'innamorato invisibile
07 - L'avventura del portasigarette di tek
08 - L'avventura del cane a due teste
09 - L'avventura dell'orologio sotto campana di vetro
10 - L'avventura dei sette gatti neri
11 - L'avventura del tea-party da pazzi

Maggio 1984 - n°2 Le nuove avventure di Ellery Queen (pagg. 288)
12 - La lampada di Dio
13 - L'avventura della caccia al tesoro
14 - L'avventura del drago cavo
15 - L'avventura nella casa delle tenebre
16 - L'avventura del ritratto che sanguina
17 - L'avventura della finale di baseball
18 - L'avventura del buono a nulla
19 - L'avventura del soprabito rubato
20 - L'avventura del cavallo di Troia

Giugno 1984 – n°3 Il calendario del delitto (pagg.286)
21 - L'avventura del club interno
22 - L'avventura del mezzo decacent del presidente
23 - L'avventura delle idi di Michael Magoon
24 - L'avventura dei dadi dell'imperatore
25 - L'avventura della tromba di Gettysburg
26 - L'avventura del matrimonio di giugno
27 - L'avventura dell'angelo caduto
28 - L'avventura della cruna dell'ago
29 - L'avventura dell'ABC
30 - L'avventura del gatto morto
31 - L'avventura della bottiglia della verità
32 - L'avventura della bambola del delfino

Luglio 1984 – n°4 Agenzia Investigativa di Ellery Queen (pagg. 192)
33 - La paura della signora Alfredo
34 - Una questione di secondi
35 - Le tre vedove
36 - I fratelli Mayfield
37 - Una zolletta di zucchero
38 - Dollari che scottano
39 - Tagliato, tagliato, tagliato!
40 - Una questione d'onore
41 - L'accusato
42 - Il mago del dollaro
43 - L'oro dell'avaro
44 - Palla di neve
45 - La strega di Times Square
46 - Giochi d'azzardo
47 - GI story
48 - Il libro nero
49 - E' scomparso un bambino

Agosto 1984 – n°5 Full di Queen (pagg. 206)
50 - La morte di Don Juan
51 - E = Delitto
52 - L'eredità Wringhtsville
53 - Fuochi verdi
54 - Il caso Carroll

Settembre 1984 – n°6 Esperimenti deduttivi di Ellery Queen (pagg. 236)
55 - Parola d'ordine: mum
56 - A scuola con Ellery Queen
57 - Sosta vietata
58 - Problemi di alloggio
59 - I miracoli accadono
60 - La sposa solitaria
61 - Mistero alla Biblioteca del Congresso
62 - Il sosia
63 - La lettera rotta
64 - Un mezzo indizio
65 - Vigilia di nozze
66 - L'ultimo a morire
67 - Il patto
68 - Il club dell'enigma
69 - In mancanza del presidente
70 - L'indizio di Abramo Lincoln

Ottobre 1984 - n°7 Il milionario assassinato (pagg. 192)
71 - L'avventura del milionario assassinato
72 - L'avventura del Club dell'ultimo uomo
73 - Il movente
74 - Lo zio d'Australia
75 - Anniversario di nozze
76 - I tre studenti
77 - Un tipo "strano"
78 - L'avventura del truffatore onesto

Da questo elenco completo di racconti, mancava solo il racconto tradotto da Boncompagni My Queer Dean, che in origine faceva parte della raccolta Esperimenti deduttivi di Ellery Queen, che dalla prima edizione fu espunto, e che è stato inserito nella Edizione Baobab in libreria. Annoto un altro particolare: in una antologia di spionaggio della Mondadori, 1981, fu inserito il racconto di spionaggio MIX C di Ellery Queen, che parrebbe non essere presente nell’edizione Baobab. In realtà non è così, perché alcuni racconti ebbero un doppio titolo, e questo racconto è uno di questi. Infatti ne ha un altro Dead Ringer, in originale e compare col titolo Il sosia in Esperimenti deduttivi di Ellery Queen.

A tale James Holding peraltro si ascrive molta parte dei racconti apocrifi queeniani e romanzi, pubblicati con la ragione sociale Ellery Queen Jr, che peraltro i Queen autorizzarono. E molto probabilmente si occupò anche di alcune novalizations da films:

Ellery Queen e il mistero dell'attico (The Penthouse Mystery, 1941), adattamento letterario del film Ellery Queen's Penthouse Mystery del 1941

Ellery e la salma inquieta (Ellery Queen, Master Detective oppure The Vanishing Corpse, 1941), adattamento letterario del film Ellery Queen, Master Detective del 1940

Ellery e il delitto perfetto (The Perfect Crime, 1942), adattamento letterario del film Ellery Queen and the Perfect Crime del 1941

Mauro Boncompagni mi ha detto che, in sede di editazione dei racconti, si è voluto pubblicare solo quello autenticamente dei Queen ( o almeno riconosciuto tale) e pertanto le due novelizations presenti nel volume del 1984, sono state espunte. Ecco il perché di tanti dubbi.

Certo, però, che al posto di tante chiacchiere contenutevi, si sarebbe potuto meglio spiegare i vari passaggi, che nel libro sono ignorati e che si trovano qui spiegati.

Però una cosa francamente non troverebbe risposta, ed è l’inserimento di Radiodrammi, quelli contenuti nel volume Le falene assassinate ed altri delitti, volume peraltro pubblicato già alcune volte, sia come Supergiallo sia come Oscar. Lo scrivente, riporta qui l’asserzione di Mauro Boncompagni, che non avrebbe voluto aggiungerli ai racconti, ma si è trovato contro la decisione di Forte, che ha voluto un volume che comprendesse tutti i racconti e radiodrammi pubblicati in Italia, e che avrebbe dovuto essere intitolato quindi “Tutti i racconti (e i radiodrammi pubblicati in Italia)”, almeno.

Come si vede la materia, avrebbe abbisognato di una presentazione appropriata, che invece non si trova, anche la postfazione è comunque interessante. 

Pietro De Palma

P.S.

Il volume Baobab Mondadori quindi è molto interessante. Io però suggerisco a chi può, di reperire tutti i volumetti degli anni 1983-84, perchè in essi, come introduzione (e che introduzione!) fu pubblicato, interamente tradotto in italiano, il piccolo saggio di Nevins Jr. Royal Bloodline Ellery Queen Author and Detective, 1974, fondamentale per poter capire talune problematiche queeniane, mai più ristampato.

sabato 15 gennaio 2022

Domenico Carpagnano : Sono solo coincidenze - Bertoni Editore, 2021

 Sono solo coincidenze - Domenico Carpagnano - copertina

Oggi è la volta del romanzo ultimo uscito  di Domenico Carpagnano, “Son solo coincidenze”, pubblicato da Bertoni Editore nell’ottobre 2021.

Domenico, conosciuto su Facebook – ormai gli scrittori li conosco tutti lì ( da Luceri, a Calamia, al compianto Di Marino9) – da un anno, è un ex avvocato in pensione, che ha cominciato qualche anno fa, a scrivere romanzi gialli all’italiana. Nato a Barletta nel 1954, dove ha esercitato la professione, dopo il pensionamento, nel 2014 è ritornato a Perugia dove aveva fatto gli studi universitari, e lì si è dedicato a pittura e scrittura creativa, pubblicando dal 2016 quattro romanzi:

Per una vita rubata (2016)

La vita comoda (2018)

Gli occhi della basilica (2019)

Sono solo coincidenze (2021).

Sono solo coincidenze comincia con l’Avv. Pansini, un avvocato penalista piuttosto famoso, che colto da ictus e semiparalizzato , è assistito da Rosaria, la sua badante personale. Sembra un interludio completamente staccato dal resto, ma in realtà si vedrà che ha la sua importanza. Infatti il secondo capitolo, parla d’altro: del ritrovamento di un cadavere in via del Topo a Perugia. Una donna, su cui l’assassino ha infierito col coltello tanto da sfigurarla. Accanto un cellulare, di una tal Teresa, che abita là vicino. Attribuendolo al cadavere, il Commissario Anselmi, rintraccia l’abitazione, nella stessa via, che abitava la vittima e una tal Lucia. Quest’ultima gli riferisce che qualcuno ha cercato di rubare in casa loro, e la casa è a soqquadro. Ma non sa dove stia Teresa. Non sa che Teresa è morta. E’ il commissario che le da la triste notizia. A Lei e al suo ragazzo viene richiesto di riconoscere ufficialmente il cadavere, ma qui la prima sorpresa: non è Teresa. Chi è allora? perché il cellulare di Teresa è stato rinvenuto poco distante per terra? E dov’è Teresa?

Teresa non sa nulla.  Ma è al centro di tutta una storia per cui vorrebbe tanto dare al Commissario un alibi valido per trarsi d’impaccio ma non vorrebbe dover dire cose che mettano nei guai altra  gente, che a loro volta è connessa indirettamente coll’avv. Pansini di cui si è accennato (coincidenze). Per cui accetta di dimostrare al poliziotto la sua innocenza con un alibi inventato che la vede fare sesso con un tale conosciuto per strada, che suona la chitarra nei bar.

Solo che Anselmi fiuta l’imbroglio e quindi da addosso a Teresa e a chi lei non vorrebbe mettere nei guai. Nel mentre che viene riconosciuto il cadavere come quello di tale Chiara Palmisano, una bella ragazza, conosciuta dal dottor Bevilacqua e presentata da lui all’avv. Pansini suo amico, e di lui diventata la governante dopo la morte della moglie. In breve lei era diventata una sorta di amante di Pansini, che le aveva fatto regali costosi, era andato con lei in hotel a 5 stelle in località turistiche di grido.

Il Commissario dovrà interrogare tutti, da Maria Pansini figlia dell’avvocato al padrone del Bar dove si esibisce il chitarrista ambulante, da Teresa al medico personale di Pansini, il dottor Bevilacqua. E metterà sotto controllo pure un tale Morabito visto sovente a casa Pansini, ex cliente dell’avvocato salvato in Corte d’Assise. E interrogare persino Rosaria, attuale badante dell’avvocato, colpito da ictus poco prima che andasse via la Palmisano, e la cuoca.

 

E prima che capisca in che direzione muoversi per fermare l’assassino, uno dei sospetti verrà trovato impiccato in casa sua. Tra un Bacio Perugina e l’altro (viene quasi il sospetto che Carpagnano faccia pubblicità alla Nestlè, oppure sia ghiotto anche lui di cioccolatini, per quante volte il buon Anselmi li assapora: in realtà è un modo come un altro per non fumare sigarette!), però Anselmi e il suo fido Ricci alla fine imbroccherà la strada giusta

Il finale come ogni buon poliziesco che si rispetti, ci consegna il sospettato meno sospettabile in assoluto. Ma il colpo di genio, che giustifica il titolo, è dato da come il cellulare di Teresa sia finito vicino al cadavere, e come esso che si è ipotizzato ad un certo punto che potesse essere la vendetta di una moglie tradita, in realtà finisce lì per terra per effetto di una coincidenza.

Capire come il cellulare finisca lì, senza che faccia parte del marchingegno dell’omicida, e capire chi sia l’omicida, devo dire che è difficile, molto difficile.

Carpagnano mi ha detto che l’editor che ne ha curato l’editing, ha detto di averlo capito subito: io ho i miei seri dubbi:  può semmai aver ipotizzato una certa cosa, e da lì aver supposto chi potesse essere nel caso in cui che.. ed essersi questo avverato. Questo sì, ma..aver capito sulla base di quello che avviene, prima che entri in ballo il secondo cellulare, tutto e anche chi sia l’assassino, è praticamente impossibile. Perché il romanzo è strutturato assai bene, e anche piuttosto complesso.

All’inizio è fatto da una serie di avvenimenti, in rapida serie, di cui ognuno è l’origine dell’altro: causa ed effetto, e l’effetto è causa di un altro effetto e così via fino ad un certo momento di stasi: dopo tutti questi avvenimenti concatenati gli uni agli altri quasi in rapida sequenza e collegati ad altri da una serie di coincidenze, comincia l’opera di indagine di Anselmi che sembra essere caotica, ma che alla fine, riesce ad imbroccare la strada giusta. Prima del finale, un altro delitto, che rimette tutto in discussione, ma che in un certo senso chiarisce anche il disegno e permette di indirizzare le indagini in una direzione precisa.

Abbiamo schematicamente:

Introduzione – 1^ delitto – causa/effetto; causa/effetto; causa/effetto/causa/effetto/causa/effetto/causa/effetto. Coincidenze: cellulare di Teresa accanto a cadavere; il coniuge di uno dei figli ha un’amante che a sua volta è sospettata; Bevilacqua ha affittato due suoi appartamenti a Teresa e Lucia a uno, e a Chiara Palmisano l’altro;– 2^ delitto – causa/effetto/causa/effetto – scoperta assassini – soluzione furto.

Come si vede un romanzo costruito secondo uno schema ben preciso. Non mi è sembrato un thriller, e neanche un mystery: è invece una sorta di fusione tra i due generi. Non ha infatti un’azione adrenalinica, ma neanche statica. Siccome il personaggio principale è un commissario,  la successione degli avvenimenti e delle indagini configura un Procedural.-

Sarebbe da aprire un discorso a parte sul perché in Italia , il giallo all’italiana in massima parte si affidi a figure di commissari, ma è chiaro che tutto prende le mosse da De Angelis e dal suo Commissario De Vincenzi, che a sua volta assieme al Commissario Richard di d’Errico, sono espressione più che dei personaggi oltreoceano e britannici, del Maigret di Simenon, pur con le dovute differenze. Anzi, lo stesso impiccato appeso dopo morto, ricorda il morto appeso in L’Albergo delle Tre Rose.

Trecentodiciotto pagine effettive che si leggono non come un thriller, una dopo l’altra, ma che invece presuppongono delle pause per capire i vari interludi e le cause/effetto di cui ho parlato. Alla fine il quadro è composito, e tutte le tessere vanno a posto, anche se l’inquadramento degli assassini pur se ipotizzato, viene confermato solo con la confessione dell’ispiratore tra di essi.

La complessità del romanzo viene anche accentuata, a mio parere, da un elemento stilistico di frammentazione, dato dal numero molto rilevante dei capitoli (56), impiegati qui in sostanza al posto dei paragrafi, ma con una forma di capitoli a se stanti, ognuno separato dall’altro: in questo modo, brevi (4-6 pagine in media per capitolo) ma non consequenziali, se non pochi di essi, frammentano l’azione in tanti rivoli, collegati oppure non, che si incrociano o procedono paralleli, fino a confluire nel quadro finale.

Molto bello.

Pietro De Palma