Recensione oggi per un altro romanzo firmato Jonathan Stagge. Per questo invero, al di là dei pregi narrativi, basterebbe la copertina, che è un vero capolavoro, di una espressività rara, firmata Roger Barcilon (che firmava le copertine dei Classici del Giallo, all'inizio degli anni 70).
Per quanto riguarda invece il romanzo in se stesso, diciamo subito, prima ancora di introdurlo, che si tratta di un ulteriore capolavoro, forse il massimo cui arrivò la coppia Wheeler-Webb secondo alcuni, per quanto riguarda la serie di Westlake: DEATH'S OLD SWEET SONG: A Doctor Westlake Story. Nell'ambito della produzione firmata Jonathan Stagge, questo è il penultimo romanzo (l'ultimo fu Le tre paure, The Three Fears, del 1951, in cui però non compare il deus ex machina della serie, cioè la dodicenne figlia di Westlake, Dawn) ad essere stato pubbblicato, nel 1946. E' ambientato a Skipton, una fantomatica cittadina nelle Berkshires, (le colline del Massachusets, dove Webb e Wheeler in effetti risiedettero per una ventina d'anni, posti che quindi loro conoscevano bene).
Il dottor Westlake e sua figlia Dawn, stanno trascorrendo le vacanze a Skipton una piccola località collinare del Massachussets, dove abita la ricca ereditiera Ernesta Brady, il soggetto più chiacchierato del posto per la sua opulenza e munificità. Ernesta non è sola: abitano infatti a Skipton anche sua figlia Lorie, e sua sorella Phoebe Stone, col figlio Caleb. I due ragazzi da sempre si amano, ma su di loro pesa l'eredità difficile da gestire della nonna materna, internata in ospedale psichiatrico per aver tentato di uccidere il marito, durante ripetuti raptus di pazzia. Per questo Ernasta non vuole che la filgia si sposi con Caleb, perchè questa tara familiare potrebbe evidenziarsi sia in Lorie, sia nei figli. Per di più Caleb, è un ex marine, che dopo la Battaglia di Okinawa è stato licenziato dal servizio e rimandato a casa, per una psicosi sviluppatasi in lui: in sostanza ha terrore folle del buio.
Ernesta è andata a New York qualche giorno, e ha raccontato alla figlia che il motivo è legato, ad una splendida collana di giada che ha ricevuto in dono, che vuol far riannodare. In realtà è andata anche per un esame ginecologico, perchè ha scoperto di essere incinta: qualche mese prima, all'insaputa di tutti, si è sposata con Renton Forbes, e sta attendendo di renderlo pubblico.
Renton a sua volta ha fama di donnaiolo, e prima che si sposasse con Ernesta, aveva collezionato avventure con più donne, l'ultima delle quali è una certa Mabel Raynor, pseudonimo Avril Lane, una famosa scrittrice di Gialli. Mabel invero pensa ancora di essere nei pensieri di Renton e fa di tutto per ingelosire il suo devoto maritino, George. A completare l'affresco, c'è anche Love Drummond, organista della chiesa di cui è Pastore Hilary Jessup: Love ha accettato di tenersi per l'estate due pestiferi nipotini, che le hanno rotto le porcellane di casa e continuamente sfottuto il gatto.
Un bel giorno, mentre Ernesta è via a New York, si organizza un bel pic nic che però viene tenuto in altro posto scelto da Lorie: vicino ad una vecchia segheria, nel bosco, un luogo pittoresco. Al picnic partecipano tutti i soggetti citati. E mentre ciò accade, e già prima , la figlia di Westlake ripete ossessivamente una vecchia ballata, che ha adattato a suo modo, includendovi le due pesti.
Accade dopo il picnic che le due pesti non si trovino, dopo che una delle due, ha regalato una biglia rossa alla fidanzatina, Dawn. Partono le ricerche che coinvolgono tutti. Vanno alcuni persino alla segheria che è stato l'ultimo posto dove sono stati visti i due fratellini. Ma non si trovano. Finchè per caso li trova Westlake, nello stagno di cui si parla nella ballata: qualcuno li ha colpiti violentemente alla nuca, buttati in acqua e lì sono morti per annegamento.
Alla morte dei due fratellini, seguiranno altre: quella di George Raynor, colpito alla nuca e lasciato morire di asfissia da gas nella cucina della sua casa, mentre la moglie era su in soffitta a scrivere il suo ultimo giallo; quella del prete, accoltellato in chiesa, e quella di Love Drummond, soffocata in casa sua.
Westlake e Cobb, il suo fido amico ispettore si troveranno a mal partito, sospettando si tratti di un maniaco che uccide seguendo i versi della ballata, prima di osservare che il coltello che è stato usato per uccidere il reverendo, proviene da casa Brady, e quindi semmai si tratta di qualcuno della cerchia degli intimi che sta uccidendo seguendo la ballata determinate persone. Non si capisce il movente, finchè prima che uccida anche Dawn, la coppia Westlake-Cobb, riuscirà a venirne a capo, esaminando il caso da una diversa prospettiva e capendo che tutto era cominciato alla segheria, ancor prima che capitassero là i due fratellini ammazzati come cani. Tutto era accaduto per impedire che si conoscesse la verità su quanto accaduto alla segheria. E cosa avevano scatenato la furia omicida, non di un maniaco ma di un assassino diabolico ? Qualcosa che non è ciò che si pensava fosse. L'assassino verrà presentato nelle ultime pagine, e sarà uno shock (ma io c'ero già arrivato).
Il romanzo è notevolissimo.
Al di là del fatto che è scritto meravigliosamente (era Wheeler che scriveva), il romanzo ha una tensione che non accenna a diminuire, dall'inizio alla fine.
Si tratta di un romanzo basato su una serie di delitti, si può dire sette, in cui un serial killer uccide le sue vittime basandosi su una vecchia ballata popolare. Già il tema del serial killer, alla base del più grande bestseller della storia del mystery, And Then There Were None di Agatha Christie (1939), e di altri: Murder Gone Mad, di Philip MacDonald (1931), The A.B.C. Murders di Agatha Christie (1936), The Invisible Host di Bristow & Manning (1930), poteva rappresentare un soggetto intrigante, capace di catturare l'interesse del pubblico. Se poi ad esso poteva essere aggiunto quello di una ballata (simile ad una filastrocca), il successo sarebbe stato assicurato. E così fu. Wheeler che si trasferì del 1942 in USA mentre Richard Webb pure britannico di nascita, già vi lavorava, doveva conoscere bene Agatha Christie. Nel 1946, quando decisero di pubblicare questo romanzo, parecchie opere di Agatha Christie, e anche di Ellery Queen, che per di più era autore statunitense e quindi di maggior presa diretta da parte di un lettore americano, erano state basate su filastrocche. Se nel caso della scrittrice inglese la cosa è piùttosta acclamata (basti ricordare And Then There Were None, basata su Ten Little Indians; One, Two, Buckle My Shoe, su cui viene scandita la successione dei capitoli (nel mondo anglosassone è una flastrocca usata per insegnare la numerazione ai bambini) di Poirot non sbaglia (1940); This Little Piggy, usata per contare sulle dita, viene ricordata da Poirot nel romanzo Il ritratto di Elsa Greer; Little Boy Blue, filastrocca comunicata in seduta spiritica nel romanzo Alla Deriva; There Was a Crooked Man, è usata per dare il titolo ad un romanzo, The Crooked House (È un problema); nel romanzo Polvere negli occhi, la filastrocca citata è Sing a Song of Sixpence, etc..), anche Ellery Queen la usa: come non ricordare Double, Double (1949) in cui Ellery Queen investiga su una serie di omicidi basati sulla filastrocca Tinker, Tailor? Ma soprattutto un romanzo pubblicato prima del loro, There Was an Old Woman, 1943, in cui vengono citate almeno due filastrocche: Five Little Pigs e One Two Buckle My Shoe?
La filastrocca, usata nel romanzo, in sostanza è una ballata popolare inglese, che viene canticchiata e in parte adattata da Dawn, la figlia di Westlake, mentre sta al picnic. Si tratta, come ha scoperto Curtis Evans, di Green Grow the Rushes-O. Si tratta di un'antica canzone popolare inglese "Green Grow the Rushes, O" (in alternativa "Ho" o "Oh") (conosciuta anche come "The Twelve Prophets", "The Carol of the Twelve Numbers", "The Teaching Song", "The Dilly Song" o "The Ten Commandments"):
- I'll sing you twelve, O
- Green grow the rushes, O
- What are your twelve, O?
- Twelve for the twelve Apostles
- Eleven for the eleven who went to heaven,
- Ten for the ten commandments,
- Nine for the nine bright shiners,
- Eight for the April Rainers.
- Seven for the seven stars in the sky,
- Six for the six proud walkers,
- Five for the symbols at your door,
- Four for the Gospel makers,
- Three, three, the rivals,
- Two, two, the lily-white boys,
- Clothed all in green, O
- One is one and all alone
- And evermore shall be so.
Il primo capitolo dell'edizione in inglese si apre con la strofa:
Two, two the lily-white boys,
Clothed all in green-O.
One is one
And all alone
And ever more shall be-O.
I primi a venire uccisi sono "i due ragazzi bianchi di giglio vestiti tutti di verde" che quindi troverebbero il loro riferimento nella strofa. Quello però su cui nel romanzo stranamente Westlake non si sofferma ( e che si capisce alla fine del romanzo) è quella terzina di versi
One is one
And all alone
And ever more shall be-O.
Uno è uno, a tutto solo, sempre di più sarà (così). Perchè Westlake non ragiona su questi tre versi? Se vi è una successione di morti, basati sui versi delle strofe, allora sarebbe dovuto partire da questi e chiedersi: perchè i due ragazzi che vengono citati dopo vengono prima, e non si da' giustezza ai versi canticchiati prima? Infatti se si vede la numerazione va dal basso in altro: ciascuna strofa è costruita sulla precedente e a questa aggiunta. Lo si vedrà alla fine perchè. Un piccolo bug nella trama che mi ha fatto riflettere.
Per quanto attiene alla tecnica, il romanzo si divora, perchè ha il merito di variare continuamente lo stato dei fatti, e delle situazioni che avvengono: possiamo distinguere un plot ben definito su cui agiscono vari subplots quasi tutti falsi o comunque che hanno il compito di distogliere il lettore, dall'unica strada che si dovrebbe percorrere per giungere alla verità . I subplots ingannevoli sono;
la ballata canticchiata da Dawn e poi commentata da Westlake; il maniaco omicida che venendo dall'esterno ha sentito enunciare la ballata e l'ha seguita fedelmente; la successione delle morti; quanto viene raccontato sulle tresche che hanno luogo nella cittadina; i disturbi psicotici ereditati dai Brady e quelli acquisiti in guerra.
I personaggi non sono solo abbozzati, ma descritti vivamente, nelle varie sfaccettature delle loro figure: Renton, il donnaiolo che ha messo la testa a posto sposando Ernesta; George, il marito fedele ad Mabel, che giunge a fare da sguattero a patto che il genio della moglie trionfi; Ernesta, che ha fatto mugnifici regali alla comunità in cui vive (tra cui l'organo Hammond alla chiesa), ma la gente del posto spettegola sui suoi reali scopi; Westlake che non è tanto il medico condotto vedovo (padre della piccola Dawn, vero deus ex machina della storia), ma il vero detective, al di là delle doti del suo amico Cobb, con le sue illuminanti abduzioni; Lorie, ragazza timida e vissuta all'ombra della madre, che diventa un'altra quando vede la madre in altra luce; e Caleb, io direi il soggetto maggiormente analizzato, soprattutto per la sua fuga dalla guardia alla chiesa che costa la morte al reverendo Jessup, che rivela i suoi gravi problemi psicotici. La figura di Caleb, ricalca nella sua figura e nei suoi problemi traumatici post-guerra, un determinato soggetto, preso a prestito da molti autori, in romanzi scritti dopo la prima e seconda guerra mondiale, non solo quindi da Webb-Wheeler, ma anche da altri, primo fra tutti Ellery Queen: come non ricordare The Murderer is a Fox, il cui protagonista il Cap. Davy Fox torna dalla guerra con l'impulso di uccidere? Oppure The Unpleasantness at the Bellona Club di Dorothy Sayers in cui si parla di Shell-Shock a proposito di certi atteggiamenti di Lord Peter Wimsey; o anche A Test of Wills di Charles Todd, in cui si parla dei problemi da PSTD o Shell-Shock dell'Ispettore Ian Rutledge?
Come si vede, di false piste ce ne sono in abbondanza. E come sempre tra tanti indizi ingannevoli, l'unico che avrebbe portato alla verità, è bene occultato, perchè non viene svolto nella sua semplicità, anche se è presente fin dall'inizio: se venisse preso nerlla giusta luce all'inizio, ci si chiederebbe: ma se è davvero quello che parrebbe essere, significa che una certa persona, non è dove si pensa che sia. Uno potrebbe pensare a questo punto: l'unico soggetto che è assente dall'nizio del romanzo è Ernesta Brady. Che ha ereditato la malattia tara della madre e ha paura che si possa rivelare nella figlia, e quindi quale miglior assassino può essere uno che sino dall'inizio del romanzo si afferma che sta a New York ? Un po' quello che accade in Dieci piccoli indiani, o ne L'assassino invisibile.. No, lo dico qui, ed è quello che chiunque leggendo il romanzo saprà: Ernesta non è l'assassino, anche se ad un certo punto sembra che lo sia.
E allora?
Non resta che leggere questo straordinario romanzo, per capire come determinate cose, analizzate nella giusta luce, rivelino storie che non sono quelle che si riteneva che fossero.
Pietro De Palma