mercoledì 25 aprile 2018

John Dickson Carr : Ospiti di passaggio (A Guest in the House oppure The Incautious Burglar, 1940) trad. Hilia Brinis, in Ellery Queen presenta "Estate Gialla 1965" pag. 67-80



John Dickson Carr dopo la guerra, attraversò un periodo di stanca. 
Aveva dato il massimo, lavorando con la BBC durante la guerra, creando soggetti, i più svariati , per radiodrammi, e questo superlavoro probabilmente esaurì le sue energie mentali, o almeno le ridusse, se è vero che dopo la guerra elaborò spesso in romanzi delle idee avute precedentemente. Tuttavia anche durante la guerra dovette andare al risparmio, se è vero che un racconto servì come base per un romanzo. E' il caso di A Guest in the House ( apparso su The Strand, nell'Ottobre del 1940), e poi ripubblicato come The Incautious Burglar" (in The Men Who Explained Miracles, 1963) da cui Carr trasse l'idea base per The Gilded Man del 1942.
Marcus Hunt è un collezionista di grandi dipinti. Nella sua villa possiede, due Rembrandt e un Van Dyck, ma per una decisione che conosce solo lui, e che risulta inspiegabile anche alla figlia, invece di farli rimanere laddove erano posizionati, cioè al piano alto, li ha addirittura traslocati al pianterreno, come se voglia favorire il loro furto.
Una sera sono lì riuniti due conoscenti di Hunt: uno è Arthur Rolfe, un antiquario e mercante d'arte; l'altro è Derek Henderson, un critico d'arte. Hanno giocato a poker con altre due persone che sono andate via, e ora sono rimaste lì e inevitabilmente parlano tra loro. Ad un certo punto, Henderson facendo un solitario, pesca un asso di picche; poi ne pesca un altro. Più che eloquente segnale di morte. Ma nessuno vi fa caso. Quella notte accade l'imponderabile ma che tutti si aspettavano che potesse accadere: un ladro, che ha atteso per un certo tempo fuori dalla villa, dopo aver visto che al pianoterra non c'è più nessun movimento, comincia a tagliare il vetro della finestra con un diamante, penetra dentro la stanza, si dirige alla parete dove è esposto il Rembrandt di maggior pregio, e comincia a staccarlo, non accorgendosi che nelal stanza non è solo: c'è qualcun altro nell'ombra che lo sta osservando. Poco tempo dopo un rumore assordante rompe il silenzio dal piano di sotto. Il primo ad accorrere e Lew Cutler, un altro ospite della casa, di cui poco si sa e che la figlia di Hunt sospetta essere qualcuno sotto falsa identità. Sotto una montagna di oggetti di argento di un servizio da té, compresa una teiera, e un centrotavola con della frutta tutta sparsa sul pavimento, c'è un uomo, mascherato, che dall'aspetto e dal molto sangue diu cui sono imbrattati i suoi vestiti, sembra inequivocabilmente morto. Tanto più che il coltello della frutta, affilatissimo. è imbrattato di sangue e giace accanto al corpo del ladro.
Arriva Harriet Davis, la figlia di Marcus Hunt. Cutler, comportandosi non da ospite ma da padrone di casa, manda la figlia dal padre. Accorrono gli altri alla spicciolata, ma Hunt no. Anzi nella sua camera non c'è. Il sospetto si fa certezza quando Cutler, che è un sergente del C.I.D. di Scotland Yard, smaschera il ladro e si trova dinanzi Marcus Hunt. E deve capire come sia stato ucciso e perchè Hunt sia mascherato come un ladro. Come se volesse rubare i suoi quadri. Ma perchè? Cutler rivela che era stato inviato lì perchè il suo capo sospettava che Hunt volesse fare il vecchio gioco, del furto per spillare l'assicurazione sulle sue tele. Solo che poi si era accorto, interrogando la ragazza, che no0n c'era nessuna assicurazione sui quadri. Perchè allora Hunt avrebbe cercato di rubare i suoi quadri? E chi e perchè l'aveva ucciso?
La polizia brancola e alla fine a qualcuno viene l'idea di rivolgersi al Dottor Fell.
Che deve ragionare sulla base degli indizi che gli sono esposti:
diversi pezzi del servizio d'argento posto sulla credenza presentavano graffi come se fossero stati ammucchiati a formare una piramide e poi fatti rotolare giù;
Hunt è stato ucciso da una coltellata che ha raggiunto il cuore, inferta con un coltellino dalla lama sottilissima, ma tale che la ferita è stato difficile trovarla;
l'abbondanza di sangue trovato sui vestiti.
"La vecchia con la cuffia" di Rembrandt è stata trovata sotto il corpo di Hunt. Quindi non è stata rubata.
Perchè l'omicidio? Perchè il tentato furto di quadri non assicurati e autentici? Chi ha ucciso il falso ladro?
Fell lo scoprirà dopo aver parlato con tutti i sospetti in un'assolato pomeriggio d'estate, dopo averli esaminati e aver soppesato i loro vestiti. E il mezzo per scoprirlo sarà, costringere i sospettati a fare un bagno nella piscina.
E' un Fell sbrigativo questo, che appare quando il delitto già si è consumato. Beve le consuete pinte di birra, ma veste inconsuetamente di bianco: lui che di solito appare vestito con la cappa e con vestiti di colore scuro, qui è paludato in un abito di lino bianco. Lo faccio notare per il paragone che mi sembra più opportuno con altro personaggio carriano: Merrivale, che troviamo vestito il più delle volte proprio in bianco. Perchè mi soffermo su questo particolare di nessuna importaanza? Perchè a me sembrerebbe che aver tratteggiato Fell alla maniera di Merrivale, potrebbe significare che quando Carr stava scrivendo il racconto può aver già pensato alla possibilità di sfruttare il racconto, come base per un romanzo, con Merrivale, cosa che si realizzò due anni più tardi con The Gilded Man. 
Tuttavia la cosa interessante non è tanto questa quanto il modo come fa morire la vittima.
E anche tutto quel sangue umano, innaturale tenendo presente che la ferita neanche si vedeva, è un ottimo indizio. La ferita non si vedeva. Il coltello usato era estremamente sottile. Già. 
Ci troviamo dinanzi ad un'ennesima variazione della morte provocata da un'arma sottilissima.
In un romanzo, sempre con Fell, assistiamo ad un evento provocato da un'arma e da una ferita del genere: lì tuttavia, non è tanto l'assenza di sangue ad essere rimarcata (anche) ma soprattutto il fatto che la vittima non si sia tanto accorta oppure essendosene, è stata avvantaggiata proprio dalla natura della ferita nella sua sceneggiata. Il romanzo è uno famoso con il Dottor Fell: He Who Whispers, Il terrore che mormora, che è del 1946. Due storie con Fell che presentano due effetti dello stesso modus agendi: una coltellata inferta con una lama sottilissima, provoca una fuoriuscita di sangue estremamente risicata e la morte non è subitanea. E allora tutto il sangue che macchiava i vestiti della vittima, da dove veniva? Evidentemente anche chi aveva colpito la vittima, si era ferito. Ecco allora il perchè si chieda di fare tutti un bagno in piscina: per chè solo così l'assassino sarebbe stato smascherato. E infatti, lo viene.
L'idea alla base della morte di Hunt, che non è il vero ladro, ma chi l'ha scoperto e poi è stato rivestito con i vestiti del ladro, donandogli i propri, "si basa su un fatto vero: l’assassinio dell’Imperatrice Elisabetta di Baviera, la famosa “Sissy” divenuta consorte dell’Imperatore Francesco Giuseppe, morta nel 1898 a seguito dell’attentato di un anarchico. Questa famosa morte fu ripresa in molti capolavori della Camera Chiusa: prima di essereusata da Carr in He Who Whispers di Carr, ed essere ricordata in  In Spite of Thunder, era stata utilizzata altrove e Lacourbe persino attribuisce l’origine dell’idea della camera chiusa contenuta in Le Mystère de la chambre jaune all’omicidio dell’Imperatrice. Dopo Leroux, un altro francese lo utilizzò: in Thérèse et Germaine, il terzo degli otto racconti di Maurice Leblanc contenuti nella raccolta Les Huit Coups de l’horloge, del 1923 (anche se i primi tre racconti furono serializzati nel quotidiano Excelsior nel dicembre del 1922). Un altro romanzo che la presenta è Envious Casca di Georgette Heyer, che è del 1941, un anno dopo la pubblicazione del racconto di Carr, che ripresenta lo stesso modus agendi di He Who Whispers, che è successivo (la vittima non si accorge della gravità della coltellata, fino a quando muore).
Un altro straordinario racconto di Carr che soddisfa tutti gli interrogativi con una soluzione semplicemente perfetta.

Pietro De Palma


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