When in Rome, è un romanzo di Ngaio Marsh del
1970. E' il 26° romanzo con Roderick Alleyn, e propone una trama intricata, ma
non troppo, e soprattutto in linea coi tempi.
Roderick Alleyn
è stato inviato a Roma, sulle tracce di una organizzazione criminale
internazionale che spaccia eroina, hashisc e cocaina in Europa, che si è
allargata aggiungendo alle consuete rotte dello spaccio che vede Nizza,
piazzaforte principale, un'altra italiana: Napoli. Roma è importante, perchè in
essa opera uno dei "pesci" più importanti, un tale Sebastian Mailer,
di nazionalità britannica, che potrebbe essere la chiave per arrivare a
Ziegfield che è il capo dell'organizzazione, con sede in Libano. Così viene
inviato Alleyn, che prende contatti con la polizia italiana, nella persona del
Questore Valdarno. Sebastian Mailer oltre che spacciatore, ha anche un'altra
attività, rispettabile: fa il Cicerone, di gruppi di turisti, che vogliano
conoscere di Roma le attrattive storiche, artistiche e folkloristiche più
nascoste ma allo stesso tempo, interessanti. E pertanto Alleyn fa in modo di
essere aggiunto ad un gruppo, quantomai bizzarro: c'è Lady Braceley con suo
nipote Timothy Dorne, una delle donne più ricche del jet set internazionale; ci
sono i Baroni Van Der Veghe, marito e moglie, olandesi; c'è il Maggiore Swift,
dell'Artiglieria Reale inglese; c'è una giovane scrittrice inglese, Sophy
Jason; e infine c'è Barnaby Grant, scrittore famosissimo. E' lui la vera
attrazione del gruppo, anche se Alleyn sulle prime non riesce proprio a capire
come Grant si sia prestato a fare da "ruffiano" nell'iniziativa di
Mailer, a sponsorizzarlo, tanto più che non è questa la prima volta che si è
prestato con Mailer.
Il tour dispone
di un'organizzazione di tutto rispetto: delle lussuosissime Lancia bianche sono
a disposizione dei componenti la comitiva per gli spostamenti, il gruppo cena e
pranza in lussuosissimi ristoranti di chiara fama, e questo è spiegato dalle
quote che i partecipanti hanno dovuto pagare, veramente esorbitanti. E visita
punti della Roma antica fuori dalle consuete rotte: uno di questi è San Tommaso
in Pallaria, una basilica su vari livelli, che la comitiva visita ammirata.
Alla chiesa a piano stradale, segue una raggiungibile con una scalinata, risalente
ad un periodo molto più antico, e da questa tramite altri passaggi, si arriva
ad un livello ancora più antico, quello della Roma imperiale, con un Mitero.
C'è anche un pozzo molto antico, con dei punti di luce, che mette in contatto
il piano superiore con quello inferiore e con un fiume sotterraneo che ha acque
assolutamente pure.
Proprio mentre
la comitiva sta per vicitare la struttura, ha luogo lo scontro tra Mailer e una
venditrice di souvenirs e cartoline, che poi si rivela essere la sua ex moglie,
tra cui non scorre affatto buon sangue: Violetta.
La visita ha
luogo, i partecipanti fanno foto alle statue, sarcofaghi, affreschi, strutture
architettoniche e finalmente alcuni di essi raggiungono il Mitreo dove vogliono
immortalarsi davanti alla statua del dio Mitra: Alleyn, i coniugi olandesi,
Jason e Grant. Lady Braceley, il nipote, e Swift invece sono altrove, impegnati
a cercare Mailey che è sparito.
La visita
finisce e tutti cercano Mailey. Intanto il tour prosiegue seguendo le tappe
fissate nell'organizzazione: c'è Giovanni Vecchi, l'autista di Mailey, che fa
da tramite in sua assenza, portando la comitiva anche in costosissimo
ristorante e poi in un equivoco night.
Alleyn allerta
la polizia, ma di Mailey nessuna traccia: così inquivocabilmente, dopo aver
perquisito il suo appartamento e averlo aspettato nei posti dove si reca a
mangiare, invano, Alleyn e il Questore Valdarno, ritornano nella Basilica
inferiore e qui scoprono in un sarcofago, il cadavere di Violetta, strangolata.
Attribuendo l'omiocidio a Mailey, e rivalutando certe voci sentite, e un rumore
come di porta sbattutra, che perà sarebbe potuta essere la lastra tombale del
sarcofago, le ricerche si estendono in tutta Roma, senza risultati.
Si ritorna alla
basilica inferiore su richiesta dei monaci irlandesi che operano nella chiesa,
perchè sentono un forte fetore di topi morti, sepmpre che non possa esseci
qualcun altro, morto: così Alley seguendo l'odore arriva al pozzo, si fa calare
e a sprezzo di pericolo, trova a pelo d'acqua il corpo di Mailey incastrato in
antica grata di ferro che metteva il pozzo in comunicazione col fiume
sotterraneo. anche lui strangolato.
Attraverso i
movimenti degli appartenenti alla comitiva nella chiesa inferiore, riuscirà non
solo a scoprire come alla base del tour ci fosse un'attività di spaccio di
droga, ma anche di ricatto nei confronti di alcune persone, e ovviamente si
arriverà all'individuazione dell'assassino, che però Alleyn una volta tanto
lascerà andare in pace, perchè un altro colpevole era stato accusato
dell'assassinio di Mailey, che poi è morto, colpevole anche di essere un'altra
pedina dello spaccio di droga.
Il romanzo è
atipico, per certi versi, perchè mischia elementi di Giallo classico (un
delitto duplice in cui sono implicati soggetti appartenenti alla Buona
Società), con elementi di crimine più comune e non certamente classico (il
traffico di droga). In questo, Ngaio Marsh è raffrontabile ad Agatha Christie, fino ad un certo punto: Ngaio Marsh fu una donna sempre molto anticonformista, mentre Agatha Christie era una tradizionalista, quindi in sostanza due tipi non proprio simili; però entrambe parlano dei cambiamenti della società. Anche Agatha Christie lo fa in Third Girl ( Sono un'assassina?), solo che la prospettiva è diversa: mentre infatti nel romanzo della Christie, vi è una critica al mondo degli anni sessanta, nel romanzo della Marsh, non vi è alcuna critica: Alleyn assiste alle rivolte e devastazioni, senza commentare, come farebbe un giornalista cronachista, come se non lo riguardasse.
In più c'è anche l'attività del ricatto cui Mailer si dedica, e non a caso del gruppo di turisti abbienti di cui egli è il Cicerone, fanno parte persone ricattate da lui, che sono lì proprio perchè egli le sta taglieggiando: abbiamo quindi come struttura narrativa, un'introduzione, che spiega come Mailer attragga nella sua rete il famoso Barnaby Grant, il plot principale che porta in sostanza all'assassinio duplice di Sebastian e Violetta, e due subplots che hanno però la loro importanza nella storia: il traffico di droga e il ricatto, e questo perchè, alcuni appartenenti del gruppo sono o drogati o ricattati, anche quelli che parrebbe non siano implicati negli omicidi, avvenuti quando vi era stata la separazione del gruppo in due sottogruppi, nel momento delle foto nel mitreo.
In più c'è anche l'attività del ricatto cui Mailer si dedica, e non a caso del gruppo di turisti abbienti di cui egli è il Cicerone, fanno parte persone ricattate da lui, che sono lì proprio perchè egli le sta taglieggiando: abbiamo quindi come struttura narrativa, un'introduzione, che spiega come Mailer attragga nella sua rete il famoso Barnaby Grant, il plot principale che porta in sostanza all'assassinio duplice di Sebastian e Violetta, e due subplots che hanno però la loro importanza nella storia: il traffico di droga e il ricatto, e questo perchè, alcuni appartenenti del gruppo sono o drogati o ricattati, anche quelli che parrebbe non siano implicati negli omicidi, avvenuti quando vi era stata la separazione del gruppo in due sottogruppi, nel momento delle foto nel mitreo.
Vari sono i
richiami interessanti di questo romanzo, sia di natura artistica che sociale. E anche è interessante il confronto tra il metodo di indagine anglosassone e quello italiano: la Marsh fu seriamente interessata a ciò e si documentò prima di scrivere il suo romanzo, perchè anche se non ne ho parlato, vari sono gli accenni alla componente della polizia italiana, cui noi tutti siamo abituati ma che non si trovano nel romanzo anglosassone tipico:da noi l'inchiesta viene svolta dal magistrato che si avvale delle forze di polizia, lì c'è il Coroner che svolge unùa specie di processo indiziario per stabilire se una morte sia accidentale o un omidicio, e solo dopo parte l'inchiesta che è svolta dalle forze di polizia e non dal magistrato.
Il romanzo si
apre con la visita a Villa Giulia. Poi c'è la Basilica di San Tommaso in Pellaria (che
non esiste) richiama direttamente una che esiste, ed è una delle 7 Basiliche di
Roma: San Clemente, che ha sia una chiesa di epoca medievale, circa trenta
centimetri sotto il piano stradale, sia una altomedievale con affreschi
mutili di epoca carolingia, al piano sottostante (cui vi si accede con una
scalinata che parte dalla sala dedicata ai souvenirs, come nella chiesa inventata
dalla Marsh); sia infine un livello di epoca imperiale, come una cisterna e
forse il mitreo più importante di Roma (ve ne sono circa sette intorno, tra cui
uno a Sutri); e infine ultimamente sono state ritrovate abitazioni ad un
livello ancora più antico di epoca repubblicana. Anche in San Clemente vi è una sorgente di acqua (l'antico Rio Labicano) anche se non un pozzo (che ricordi io) ma vi è una porta di ferro, vicino al Mitreo che comunica con un ramo
abbandonato della Cloaca Massima, .
All'inizio, del
romanzo, quando Brand sta visitando Villa Giulia, Ngaio Marsh inserisce un indizio
nascosto che si rivelerà molto più tardi, quando parla delle statue e delle
terracotte etrusche: in sostanza parla del sorriso enigmatico di alcune statue
etrusche e le mette a confronto con alcuni personaggi più avanti, ne prosieguo
del romanzo: How fulfilled they were and how enigmatically alike, scrive
la Marsh all'inizio del romanzo, quando Brand si aggira in Villa Giulia. E alla
fine dirà: che alcuni personaggi " they had become the Bride and
Bridegroom of the Villa Giulia sarcophagus". Anche il sorriso etrusco
assume una sinistra connotazione, e la Marsh chiamerà dei personaggi
"the Etruscans".
I richiami di
natura sociale, sono quelli delle manifestazioni studentesche, con assalti e
devastazioni: si trova il richiamo, sia nel capitolo nono del romanzo originale
sia in quello sesto del Giallo Rizzoli (tagliato, sia bene dirlo: a fronte
delle 200 pagine originali, la versione italiana consta di 140 pagine, e
invece dei 10 capitoli iniziali, quelli della versione nostra sono 7: vengono
tagliate descrizioni, e qualcos'altro, tipo il flirt tra Barnaby Grant e Sophy Jason, che nell'edizione italiana si intuisce mentre in quella originale è descritta. Però a ben vedere, anche se tagliato, il romanzo ha una
sua fludità, nella traduzione italiana, il cui montaggio di solito è fatto
bene).
La Marsh,
richiama nel romanzo quello cui lei assistè nel 1968, quando si recò a Roma in
viaggio e trasse dai suoi appunti, le basi della trama del romanzo.
Se lo scrittore
Barnaby Grant a me fa venire in mente Barnaby Ross (secondo pseudonimo dei
Queen), vi è anche qualche altro richiamo ad altri romanzi: ad esempio la
comitiva, in cui alcuni appartenenti guarda caso sono ricattati da Mailer, che
mentre fa da Cicerone, fissa anche il prezzo del silenzio, mi riporta ad un
romanzo posteriore di Doherty, in questo blog analizzato, The Merchant of
Death ( Il Pittore di Canterbury), in cui la compagnia
presente in una data locanda, è composta da gente ricattata da un personaggio.
E mi sembra anche possibile che Doherty abbia letto Marsh.
Il delitto in
sè, forse per l'illustrazione dei luoghi e dei movimenti degli appartenenti
alla comitiva, avrebbe avuto bisogno di una piantina, che manca anche nel
romanzo originale: io avendo visitato due volte San Clemente, e il mitreo, ho
potuto seguire il filo narrativo, che però ad altri probabilmente riuscirebbe
più ostico. Si tratta in sostanza di un quasi delitto impossibile, in quanto
sparisce un uomo, svanisce, non viene visto allontanarsi, e il delitto sarebbe
stato perfetto, se il cadavere cadendo non si fosse impigliato nella grata, invece
di essere trascinato altrove dalla corrente: del resto, l'emento della Basilica
inferiore è centrale, ruota tutto il plot intorno, e quindi uno si aspetta da
un momento all'altro che un secondo cadavere, quello di Mailer, venga trovato.
Qui è il puzzo della decomposizione che lo rivela. Di sorci ve ne sono anche in
San Clemente (la Marsh deve aver visto anche lei la comunicazione con la Cloaca
massima e anche a lei i Monaci irlandesi, che stanno anche in san Clemente,
devono aver parlato delle inondazioni del Tevere e delle derattizazioni di topi
che effettuano di tanto in tanto, come ne parlarono a me e mia moglie: ne vidi
anche uno stecchito nella cisterna di epoca romana, un sorcetto).
Ngaio Marsh,
nella revisione della sua biografia Black Beech and Honeydew, nel 1984,
parlò proprio della sua visita a San Clemente di Roma (in cui poi decise di
inserire l'ambientazione del suo delitto):
“I knew at once that I wanted to write about him
(Mithras) and when we got home began to read about his cult and what is known
of the rites that were practised in his honour. It was easy to fill the
triculum (triclinium, a formal Roman banqueting couch in a dining room) with
the bellowing of a garlanded bull and the reek of blood on hot stone”. Ella visitò il sito assieme a Lady
Doris McIntosh.
Il pozzo, con i
punti luce, da cui è possibile guardare il piano soprastante, a me ha fatto
ricordare "Il pozzo di San Patrizio" a Orvieto. La Marsh doveva
conoscere di Orvieto almeno le cose principali: in Black As He's Painted del
1974 (da noi inedito), ricorda i vini italiani e il bianco secco di Orvieto, in
un passo: The cheeses are excellent. Bottles of
dry Orvieto are slung overhead and other Italian wines crowd together inside
the door (cap. 2).
La prova che inchioderà l'assassino (ma Alleyn "lo perdonerà"
perchè ricattato in maniera infame) sarà una foto, che dimostrerà che non si
trovava laddove invece sarebbe dovuto essere.Pietro De Palma
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