mercoledì 13 marzo 2024

JOHN RHODE : Death Travels First (La morte Viaggia in Prima Classe), 1940 - in "BODIES FROM LIBRARY 6", Harper & Collins, Settembre 2023

 


Di John Rhode ho parlato in altra occasione, sull'altro mio blog, a riguardo di un romanzo con delitti impossibili. Ma John Rhode non scrisse solo romanzi o storie di quel genere, anche se è conosciuto soprattutto per quelle: scrisse anche e soprattutto storie con whodunnit. E non produsse solo romanzi e racconti , ma anche radiodrammi, anche se solo due.

Harry Medawar, scopritore di cose rare, ha da qualche anno dato il via alla pubblicazione di parecchie cose di illustri romanzieri della GAD, pubblicate nel passato ma da allora non più ristampate. Nel sesto e ultimo volume della fortunata serie Bodies From Library , Harry ha inserito uno dei due radiodrammi di John Rhode.

Lo scrittore, già dal 1935 aveva lavorato per la radio creando una serie in quattro parti per la BBC dal titolo "Thoughts of a Detective Story Writer", in cui aveva descritto il suo mestiere di scrittore e come aveva concepito uno dei suoi romanzi maggiormente noti al tempo, cioè The Motor Rally Mystery (1933), e quindi sette anni dopo non dovette faticare molto per scrivere due radiodrammi.

Death Travels First, andato in onda il 2 e il 3 luglio 1940, parla di un delitto avvenuto su un treno. Sotto lo pseudonimo di Miles Burton, nel 1936 aveva scritto un romanzo con Camera Chiusa, con un celeberrimo delitto avvenuto su un treno, al buio in una galleria,  Death in the Tunnel, ma nel radiodramma sembrerebbe scegliere la via più semplice, ricorrendo al classico delitto, con scoperta dell'assassino, demolendo il suo alibi. In realtà, il delitto è stato compiuto in un particolare modo che sembrerebbe postulare l'impossibilità che possa effettivamente essere avvenuto come le indagini accerteranno.

Nello scompartimento di un treno di prima classe, si ritrovano 5 persone, di cui alcune non sono sconosciute alle altre. Sono le signore Joan Frean e la sua amica e vicina di casa Vera Terry, il signor Harold Palmer, fratello di Joan Frean, il signor William Burton  (curioso come abbia lo stesso cognome dello pseudomino di Rhode), e il signor Reuben Westgate. 

La signora Terry, non avrebbe materialmente la possibilità di salire in prima perchè ha il biglietto di terza classe, ma è Joan che insiste perchè salga convincendola con la promessa di pagarle, qualora fosse passato il controllore, la differenza del biglietto.

Per una strana coincidenza, nello scompartimento c'è la sgradita persona di Reuben Westgate, socio di maggioranza di un famoso studio finanziario: Westgate è zio di Joan e Harold: ha licenziato il marito di Vera, Cecil, suo dipendente e agente per tradimento della fiducia, e Vera e Cecil se la passano economicamente non bene come prima. Burton è un suo conoscente, che gli ha fatto l'offerta di un progetto, che il suo socio Pawliss avrebbe accettato al prezzo proposto, ma lui no, accetterebbe solo al dimezzamento del costo proposto che equivarrebbe ad una perdita consistente per Burton. E anche Palmer, che ha incontrato per caso Westgate nel treno (ma stava l'avrebbe raggiunto al suo Studio), ha un assegno scoperto che se non adeguatamente coperto, lo porterebbe al disastro e al fallimento. Inutile dire che tutti e quattro i viaggiatori avrebbero un ottimo motivo (nel linguaggio dei delitti si direbbe movente) per eliminare Westgate: il nipote e la sorella per ereditare (così Harold coprirebbe l'assegno), Burton si vedrebbe approvato il suo progetto dal socio rimasto da solo a reggere la ditta, e Cecil e la moglie Vera, risolverebbero la loro empasse economica, visto che lo sfortunato Cecil verrebbe riassunto da Pawliss che non ha creduto per nulla alla malafede del giovane.

Quale migliore occasione allora di crearsi un alibi ed eliminare l'odioso Westgate?

Questa idea dev'essere sicuramente venuta ad uno dei quattro, perchè arrivato il treno alla stazione di Matborough, viene scoperto il cadavere di Westgate, colpito al cuore da un proiettile di pistola, di cui nessuno ha sentito lo sparo. Vero però che, data la nebbia che il treno fende nella sua corsa, in prossimità delle varie stazioni presso cui il treno si approssima, vengono azionati dal treno dei detonatori posti sui binari, che avvertono i viaggiatori che si è prossimi ad un adeterminata stazione. E alla stazione di Matborough diversamente che alla stazione precedente di Poppleford, se ne sono sentiti due, ma il personale di stazione ha affermato ripetutamente che solo uno era collocato. Quindi si desume facilmente che l'altro ero uno sparo, e che Westgate dev'essere stato ucciso vicino a Matborough.

Siccome i quattro viaggiatori a turno sono scesi prima di arrivare a Matborough, prima Vera Terry, poi Joan Fran, poi Harold Palmer, e infine William Burton almeno così affermano (la prima e la seconda sono andate vie assieme perchè abitano vicino, il terzo è sceso a Poppleford perchè lì ha il suo club e fa quella tratta ogni giorno, il quarto afferma di essere sceso prima di Matborough), l'ispettore Wanogh dovrà investigare sulla base delel loro deposizioni, e scartate quelle più probabilmente attendibili, concentrarsi su quelle invece problematiche, fino ad individuare il colpevole, chi in sostanza ha ucciso Westgate sparandogli dallo scompartimento successivo a quello nel quale era seduto. 

Ma come ha fatto da uno scompartimento chiuso, successivo a quello incriminato, quindi come se fosse al buio, l'omicida ad uccidere Westgate? Perchè può esser stato per forza solo uno dei quattro viaggiatori? Perchè nessun altro, sparando da uno scompartimento chiuso successivo a questo, avrebbe potuto immaginare dove Westgate fosse seduto, e quindi sparargli con una buona probabilità di centrarlo (centrato al cuore è stata evidentemente una fortunata casualità), se non avesse saputo con assoluta certezza, dove la vittima fosse seduta.

Waghorn, dopo aver verificato le deposizioni dei quattro e le testimonianze di terzi circa le stesse, individuerà lo scaltro omicida, che si suiciderà davanti allo stesso Waghorn, sparandosi.

Il radiodramma, ingegnosamente riassume nella sua brevità , una situazione al limite, che sembrerebbe essere impossibile (se l'assassino non sapesse dove fosse seduto Westgate), prima di rivelarsi per quello che in realtà è: un classico delitto basato su un whodunnit, che può essere spiegato solo demolendo l' alibi costruito dall'assassino. E l'alibi viene demolito - se ben si vede - da una affermazione fatta da uno dei quattro viaggiatori, smentita dal personale di stazione di Matborough. Però, leggendo bene il radiodramma, il vero particolare sulla base del quale l'Ispettore Waghorn individua l'omicida è un altro, e Rhode non lo dice (lasciandolo probabilmente alla sottigliezza di ragionamento del lettore): lo sparo, non si è sentito ben distinto, ma è avvenuto si può dire assieme a quello provocato dal detonatore posto sui binari. Quindi... quindi l'omicida doveva sapere benissimo dove, in una giornata di nebbia, il detonatore venisse posto. Perchè? Se si riesce a rispondere a questo quesito, il colpevole per forza è ...

Questo radiodramma e l'altro, furono concepiti come una serie di lavori commissionati dalla BBC a membri del Detection Club cui Rhode apparteneva. Altri due lavori -aggiunge Medawar nella postfazione - sono stati presentati da lui nella sua serie. In Bodies from Library 1 c'è Calling James Brathwaite di Nicholas Blake, mentre in Bodies From Library 4 è stato pubblicato The Only Husband, di H.C.Bailey.

Medawar molto ironicamente conclude citando la coincidenza che pare che la morte di John Rhode fosse stata denunciata dal dott. Harold Shipman, e quindi afferma potrebbe esser stato Rhode una delle vittime del più grande serial killer inglese, cioè il Dottor Shipman, che uccideva i suoi pazienti. Dimentica però il buon Medawar che se davvero fosse accaduto questo, Shipman si sarebbe dovuto laureare a meno di diciotto anni per redigere l'atto di morte di Rhode, essendo nato nel 1946. E inoltre il killer lavorava nel suo ambulatorio a Leeds, mentre John Charles Street alias John Rhodfe morì a Eastbourne, cioè a quasi 400 km di distanza. 

In altre parole.. prima di scrivere una cosa, è meglio vagliarne le fonti.

Pietro De Palma 

 

 

 

 




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