giovedì 5 ottobre 2023

Giulio Leoni : La tempesta di luce, Editrice Nord, 2023



Giulio Leoni, classe 1951, è l'autore italiano più conosciuto all'estero, anche mercè una serie di pubblicazioni che hanno visto le sue opere, soprattutto del ciclo di Dante Alighieri - ma anche quelle senza personaggio fisso - di genere poliziesco, e quelle di stampo fanta-politico e fantastico, affermarsi all'estero.

In Italia la sua fama è principalmente affidata al ciclo di Dante Alighieri, investigatore, il cui esordio, Dante Alighieri e i delitti della medusa, vinse ventitre anni fa il Premio Tedeschi. Due anni dopo, scrisse La donna sulla luna, un giallo fanta-politico, con delitto impossibile, ambientato nella Germania Nazista, mentre del 2003 è ..E trentuno con la morte, altro giallo con delitto impossibile, ambientato all'epoca dell'Impresa di Fiume. Da allora tutta una serie di romanzi, di varia estrazione, che ne hanno confermato la fama.

Dal 2006 ha anche varato una serie di libri fantasy, Il Ciclo di Anharra, con lo pseudonimo  di  J.P. Rylan.

L'ultima sua fatica, approdata in libreria da poco tempo, è La tempesta di luce, un romanzo thriller di genere fanta-politico, che vede come personaggio principale un alter ego di Leoni, un professore universitario, scrittore di gialli, scontrarsi con una poliziotta italiana, cosa che si era già vista del 2011, con la prima delle loro vicende, La porta di Atlantide.

Il primo dei 41 capitoli in cui è diviso il romanzo di 303 pagine, funge potremmo dire da Prologo: è in sostanza la vicenda romanzata, ma poi neanche tanto, de La strage di Gorla, il bombardamento errato di un gruppo di abitazioni alla periferia di Milano nel 1944, con lo scopo mal riuscito di centrare le fabbriche della Breda, che causò soprattutto lo sventramento di una scuola elementare e la morte di 185 bambini, maestre e vario personale scolastico. La strage di Gorla avrà un peso determinante nella vicenda del romanzo, che si comprenderà solo nei capitoli finali.

Dal secondo capitolo in poi prende il via invece una girandola di vicende, che vede l'alter ego di Leoni, un professore universitario, agire assieme ad una sua ex studentessa, Alessia Rovello, con lo scopo precipuo di dare notizie ad una signora in tarda età, circa la sorte del fratello, Mario Romano, un incursore della Marina, della Decima Mas, scomparso a partire dal marzo 1945 in una missione segreta. Unici indizi su cui basarsi, una breve lettera emendata dalla censura tedesca, e una piccola foto che lo ritrae assieme ad un altro incusore della decima, Luigi Scarpa, e un Capitano di vascello tedesco, vicino ad un U-Boot in una base navale germanica.

Da questi scarni indizi, parte una caccia al tesoro, il cui fine sarà impossessarsi del Licht-Sturme, La Tempesta di Luce, un'arma devastante messa a punto dalla scienza tedesca, che avrebbe dovuto colpire il porto di New York, laddove allo sbocco del fiume Hudson, erano attraccate parecchie navi della marina da guerra americana, e che sarebbe dovuta essere portata a destinazione, con una impresa congiunta italo-tedesca, partorita dalla mente del 4° Reichsfuhrer delle SS, utilizzando un ordigno nucleare, messo a punto dal gruppo di fisici cui faceva capo Kurt Diebner. In questa appassionante caccia al tesoro, i due italiani, cui si aggiungerà Krimi, un'amica di Alessia, che in seguito rivelerà la sua vera identità, contatteranno vari figuri tra cui esponenti di un'organizzazione nostalgica nazi tedesca, scaveranno nel passato di Luigi Scarpa, andranno alla ricerca di ricordi di un comandante di nobiltà tedesca dell' U-Boot 884, e soprattutto del suo diario di bordo, intrecciandosi queste vicende ( controspionaggio italiano e tedesco e gente disposta a tutto per vendere un'arma nucleare a terroristi internazionali)  nel presente, a quelle nel passato, delle cosiddette Vergeltungswaffen, e risolvendosi in un finale al cardiopalmo, in cui tutto andrà a posto, in uno spettacolare gioco ad incastro, in cui anche la Strage di Gorla avrà la sua importanza.

Gran bel romanzo di Leoni, La Tempesta di Luce, come più famosi romanzi di Glenn Cooper o Steve Berry, ha il merito di riuscire ad appassionare il lettore, non solo con la consumata bravura dell'autore, che rende fluidi e scorrevoli i dialoghi e credibili le vicende inventate, ma incastrandole con reali vicende del passato, dando luce a vari personaggi storici, da Junio Valerio Borghese, comandante degli incursori della regia marina, a Heirich Himmler, Capo delle SS e del RSHA; da Kurt Diebner,eminente fisico a capo del gruppo deputato alla realizzazione di armi nucleari, a esponenti dei Wehrwolf, e a vere vicende della Seconda Guerra Mondiale, dalla Strage di Gorla, a l'attacco delle Navi Inglesi a Malta, dal varo dell' U-Boot 884 a quello della Classe CA dei minisommergibili italiani della Caproni, agli esperimenti nucleari tedeschi nell'isola di Rugen (con bomba sporca) e Ohrdruf in Turingia, con una bomba nucleare al plutonio.

Da queste precisazioni si desume quale sia  l'asso nella manica di Giulio Leoni: legare vicende inventate a vicende vere, personaggi di fantasia a personaggi realmente esisititi così da creare una storia che seppur falsa, sarebbe potuta però essere vera. Non a caso, non si può proprio dire che un tentativo di bombardamento del porto di New York affidato ad incusori della Marina italiana, sia stato del tutto inventato da Leoni, perchè ci fu davvero un piano siffatto voluto da Mussolini e preparato nella Base Betasom, che sarebbe dovuto diventare operativo nel dicembre del 1943, se non fosse stato dichiarato l'armistizio nel settembre del 1943, e la cessazione delle ostilità tra il Regno d'Italia e le potenze vincitrici del conflitto.  E nel tempo stesso crea dei rapporti tra personaggi, che alternano alla drammaticità di taluni avvenimenti, l'evasione di altri, con una storia, quella tra il vicecommissario di polizia ex ispettrice Peppi, e il professore universitario, prima diffidenti tra di loro (soprattutto la poliziotta), poi sempre più complici, fino a diventare amici.

Un Leoni così scoppiettante era da molto tempo che non lo si godeva così. C'è solo da augurarsi, che ritorni ancora a riempire le pagine di un libro, con una terza puntata delle gesta di questa coppia di personaggi, che appassioni nuovamente. In verità eravamo sicuri che prima o poi; Leoni sarebbe ritornato alla grande ad entusiasmare il pubblico italiano, dopo aver letto i racconti approntati da lui, assieme agli amici e coautori Luceri e Pietroselli, per la serie degli M-files, racconti ambientati durante il Ventennio, periodo che evidentemente esalta la vena narrativa del Nostro.

Pietro De Palma

Nessun commento:

Posta un commento